PATOLOGIE - leccopsicologo

PSICOLOGA-PSICOTERAPEUTA
Dott.ssa TIZIANA FRANCESCA GOZZINI
"Troveremo una strada, se non la troveremo la costruiremo insieme" (Annibale)
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PATOLOGIE

DISTURBI D'ANSIA  

Sono i più diffusi tra i principali gruppi di disturbi riferiti.
La paura, l'ansia, la preoccupazione, il timore, l'angoscia e il terrore  appertengono alla famiglia  di quelle emozioni che ci mettono in allarme, anche se non sempre siamo in grado di differenziarle.

PAURA

Emozione primaria, prodotto dell'evoluzione, provata da tutto il mondo animale,  in quanto una specie incapace di provare paura si estinguerebbe rapidamente perchè non si accorgerebbe dei pericoli. La paura può essere provocata  da una reazione di pericolo che può essere reale, anticipata dalla previsione o evocata dal ricordo.

ANSIA

E' uno stato di allarme, di marcata inquietudine e attesa affannosa di un pericolo imminente e indefinibile. Tale stato si associa a sentimenti di incertezza e a vissuti di impotenza. A differenza della paura che è una risposta emozionale a condizioni di pericolo reale esterno ben riconoscibile, l'ansia è una paura senza oggetto, compare senza che vi sia una reale minaccia riconoscibile dal soggetto.

ATTACCHI DI PANICO

Gli attacchi di panico durano generalmente solo pochi minuti, ma causano una considerevole angoscia. Oltre ad allarmanti sintomi fisiologici, come soffocamento, vertigini, vomito, sudorazione, tremore e tachicardia, le persone con disturbo da attacchi di panico spesso avvertono una sensazione di morte imminente. Siccome gli attacchi di panico spesso sono ricorrenti, chi ne soffre sviluppa una forma secondaria di ansia anticipatoria, preoccupandosi perennemente di quando e dove avverrà l'attacco successivo. Spesso queste persone riducono i loro viaggi per cercare di controllare la temuta situazione e iniziano a mettere in atto una lunga serie di evitamenti.

DISTURBO D'ANSIA GENERALIZZATO

E' uno stato di apprensione e ansia persistente relativo a ad una quantità di eventi o attività. Esso si esprime con irrequietezza, tensione (anche muscolare) facile affaticabilità, irritabilità, difficoltà a  concentrarsi e ricordare, disturbi del sonno.

DISTURBO ACUTO DA STRESS

E' uno stato d'ansia di breve durata (massimo 1 mese), che compare in stretta relazione con un evento traumatico di tipo psicologico ed è caratterizzato da:
sensazione soggettiva di instabilità, distacco o assenza di reattività emozionale sensazione di stordimento vissuti di depersonalizzazione derealizzazione amnesia dissociativa
Tale quadro non supera le 4 settimane e si maifesta sentro le prime 4 settimane dall'evento.
Esso è poi seguito dal seguente stato emotivo:
disagio nei confronti di tutto ciò che ricorda l'evento e tendenza a rivivere (con immagini, pensieri, sogni) l'evento traumatico tendenza ad evitare gli stimoli che ricordano il traumatico
persistenza di uno stato di disagio (irritabilità, ipervigilanza, scarsa capacità a concentrarsi, allarme esagerato, irrequietezza, disturbi del sonno) menomazione significativa nel rendimento scolastico e lavorativo  e nel funzionamento sociale.

FOBIE

Si definiscono fobie quelle “paure intense”, esagerate e immotivate per situazioni, oggetti e azioni che il soggetto prova nonostante spesso non ne capisca la ragione.
Alcune di queste possono essere:
la claustrofobia: paura degli spazi chiusi;
l'agorafobia: è una paura eterogenea che può esprimere sia la paura di spazi aperti come pure il “timore di rimanere intrappolati”  ad es. in mezzo alla folla, dentro al cinema, nell'autostrada;
fobie semplici: sono fobie presenti nell'infanzia ed in genere fisiologiche a quell'età, che diventano patologiche in età adulta;
fobie sociali: la paura di parlare in pubblico, di stare con persone di sesso opposto o tutte quelle paure in cui il soggetto teme il contatto con altre persone per il timore di essere giudicato o di fare qualcosa di umiliante o imbarazzante.
 

IPOCONDRIA

L'ipocondria esprime una patologica ed intensa preoccupazione focalizzata sul proprio corpo e sul suo funzionamento ed il timore di avere qualche malattia.
Essa può essere centrata su di un organo o su una funzione specifica o diffusa.
Il paziente preoccupato di avere una malattia specifica fisica, ascolta il proprio corpo, si preoccupa per qualsisi segno o sintomo, anche banale, si auto-visita, legge libri di medicina o si informa su intenternet e sembra riconoscere la propria malattia nelle righe che legge.
L'ipocondriaco cerca continue conferme o disconferme dalla propria malattia, chiede l'esecuzione di continui esami clinici, cerca medici sempre diversisenzza mai venir rassicurato dall'esito delle indagini richieste.

DIPENDENZE PATOLOGICHE
tossicodipendenza-alcolismo-nuove dipendenze

COMPORTAMENTI DA ABUSO DI SOSTANZE: TOSSICODIPENDENZA

la tossicodipendenza si caratterizza per i seguenti aspetti:
desiderio incoercibile di continuare ad assumere la sostanza con ogni mezzo
tolleranza ossia la tendenza ad aumentare le dosi per ottenere gli stessi effetti
dipendenza psichica e talvolta anche fisica degli effetti della sostanza
effetti nocivi per l'individuo e la società

Si tende a differenziare tra l'abuso di sostanze e la dipendenza da sostanze.

L'ABUSO DA SOSTANZE
ha le seguenti caratteristiche:
intossicazioni frequenti, bisogno quotidiano della sostanza per un adeguato funzionamento ecc;
compromissione delle normali attività sociali o professionali causata dalle modalità d'uso patologiche (perdita del lavoro o calo del rendimento)
durata del disturbo di almeno un mese


LA DIPENDENZA DA SOSTANZE INVECE
è definita dalla :
dipendenza fisica: che si manifesta con la presenza di TOLLERANZA ossia la necessità di dover aumentare le dosi per ottenere il medesimo effetto
sindrome di astinenza qualora ci sia una sospensione e un apporto insufficiente della sostanza, compaiono una serie di sintomi che sono specifici per ogni sostanza.
Dipendenza psichica : ossia un bisogno e un desiderio psicologico intenso ed invincibile che si attenua solo nel momento dell'assunzione, non comporta un coinvolgimento del sistema neurovegetativo, ma la comparsa di manifestazioni psichiche o somatiche dell'ansia.

I DISTURBI  DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE
                                                        

Tra questi "l'anoressia", "la bulimia" "il disturbo da alimentazione incontrollata o binge eating disorder".
Spesso i comportamenti di tipo anoressico o bulimico tendono a sfuocare gli uni negli altri, dando l'idea di un continuum. Infatti l'obiettivo comune in questi disturbi è il raggiungimento della magrezza e non di un semplice corpo magro.

Anoressia

I sintomi principali che la caratterizzano sono:
rifiuto dell'assunzione di cibo e di aumentare di peso per paura di ingrassare;
dimagrimento marcato;
periodi di amenorrea;
alterazione della propria immagine corporea, ossia disturbi nel sentire il peso e le forme del corpo, nonostante la magrezza la persona continua a vedersi grassa.

Bulimia

Caratterizzata da ricorrenti abbuffate compulsive.
            Un'abbuffata compulsiva è definita da:
mangiare, in un periodo di tempo circoscritto (meno di due ore) una quantità di cibo notevole;
durante l'episodio mancanza di controllo sull'atto di mangiare.
Comportamenti ricorrenti di tipo compensativo  per prevenire aumenti di peso come: vomito auto-indotto, lassativi, diuretici, digiuno.
Spesso la mancanza di controllo sul proprio comportamento alimentare induce a sensi di colpa, autosvalutazione, vergogna e disprezzo.
L'esordio della bulimia può coincidere con una dieta dimagrante drastica o in seguito a  un trauma emotivo.

"DISTURBO DA ALIMENTAZIONE INCONTROLLATA "

Episodi ricorrenti di alimentazione incontrollata che si caratterizza per la presenza dei seguenti elementi:
1.mangiare, in un periodo di tempo circoscritto ( meno di due ore) una quantità di cibo notevole
2.durante l'episodio mancanza di controllo sull'atto di mangiare
Gli episodi di alimentaziojne incontrollata sono associati con tre o più dei seguenti sintomi:
1. mangiare più veocemente del normale;
2. mangiare fino a sentirsi spiacevolmente pieni;
3. mangiare grandi quantitativi di cibo anche se non ci si sente fisicamente affamati;
4. mangiare da soli a causa dell'imbarazzo per quanto si sta mangiando;
5. sentirsi disgustato verso se stesso, depresso o molto in colpa dopo le abbuffate.
E' presente e marcato il disagio riguardo al mangiare incontrollato
Il comportamento alimentare incontrollato si presenta, mediamente , almeno per due giorni alla settimana in un periodo di sei mesi.

DISTURBI AFFETTIVI O DEL TONO DELL'UMORE

I disturbi affettivi o del tono dell'umore sono riconducibili a 2 poli affettivi opposti: depressione e mania.

DEPRESSIONE

E' un'alterazione del tono dell'umore verso forme di tristezza profonda ed è  associata con l'esperienza di perdita dovuta ad esempio alla perdita di una persona cara, di un arto, una casa, ma anche di un ideale.E' insomma legata a una situazione di cambiamento che il soggetto percepisce come perdita o mancanza.
I sintomi di un disturbo depressivo coinvolgono diverse aree del funzionamento:
deflessione del tono dell'umore e tristezza fino a disperazione, per la maggior parte del giorno, quasi ogni giorno
pessimismo, il futuro appare oscuro e senza speranza
dolore morale
scarsa autostima : sentimenti di autosvalutazione o di colpa eccessivi e inappropriati
senso di inutilità
sentimenti di colpa
vissuti di rovina
inadeguatezza
indegnità
anedonia (incapacità di provare piacere)
apatia dolorosa (mancanza di sentimenti)
senso di oppressione
talora ansia intensa
riduzione del piacere o dell'interesse in tutte o quasi le attività. La persona si sente affaticabile e senza energia.
riduzione del desiderio sessuale
ipocondria
Essa si accompagna quasi costantemente ad una varietà di altri sintomi sul piano cognitivo, comportamentale e fisico:
modificazioni dell'appetito aumentato o ridotto
insonnia o ipersonnia frequente
abulia
astenia
rallentamento psicomotorio o agitazione
rallentamento e povertà ideativa
difficoltà a concentarsi, pensare o indecisione
pensieri ricorrenti di morte (non solo paura di morire), ricorrente ideazione suicidiaria
idee prevalenti su temi negativi o rivolti al passato

MANIA

E' caratterizzata da un'esasperazione massima dello stato euforico, dell'accelerazione del pensiero, dell'iperattività e da uno stato di irritabilità estrema con comportamento giocoso, disinibito o ancora rabbioso e furioso, gravi a tal punto da compromettere  svolgimento del proprio lavoro.
Si accompagna a :
autostima eccessiva, che può andare dalla fiducia in sè stesso priva di critica alla grandiosità marcata e può raggiungere proporzioni deliranti.
Ridotto bisogno di sonno che può arrivare all'insonnia completa per giorni, senza che vi sia percezione di stanchezza o bisogno di dormire
l'attenzione è labile e superficiale, con alta distraibilità che impedisceogni concentrazione
il pensiero è estremamente veloce, tanto che spesso non può essere articolato.
L'eloquio di conseguenza è spesso veloce, pressante, rapido e difficile da interrrompere; può essere scherzoso o ostile a seconda che il l'umore prevalente sia euforio o irritabile.
L'attività spesso di rileva un'eccessiva pianificazione e partecipazione  a svariate attività
Il soggetto affetto da crisi maniacale non ha coscienza di malattia e avverte un senso di benessere che gli impedisce di accettare consigli o di farsi curare; tanto più se in passato ha sofferto di episodi di grave depressione.

DISTURBO POST-TRAUMATICO DA STRESS

Il disturbo post-traumatico da stress può subentrare in coloro che hanno assistito o subito un evento traumatico che implica una minaccia di morte o un grave danno fisico o una minaccia all'integrità fisica propria o altrui. Come ad esempio aver subito un abuso, aver subito gli effetti del trauma di una guerra, di un terremoto, di un incidente.
La risposta all'evento della persona è caratterizzata da un'intensa paura, impotenza ed orrore.
Dopo l'evento traumatico il soggetto sviluppa incubi notturni e uno stato d'ansia molto intenso, seguito dal seguente stato emotivo:
disagio nei confronti di tutto ciò che riguarda l'evento e tendenza a rivivere con immagini pensieri e sogni l'evento traumatico;
tendenza ad evitare gli stimoli che ricordano il trauma;
persistenza di uno stato di disagio come irritabilità, ipervigilanza, scarsa capacità di concentrarsi, allarme esagerato, irrequietezza, disturbi del sonno;
cambiamento significativo del rendimento lavorativo o del rendimento scolastico e del funzionamento sociale.

MALATTIE PSICOSOMATICHE


Le persone che soffrono di malattie psicosomatiche hanno dolori a carattere organico (come ad esempio emicrania, malattie dermatologiche, vomito, gastrite, asma, stanchezza, alopecia), senza che possa esserne diagnosticata una causa fisiologica o un difetto funzionale e  sono ricondotti a un'origine psicologica.
Il legame mente-corpo è molto stretto, pensiamo come a tutti noi può essere successo di essere maggiormente vulnerabili fisicamente in un periodo di maggiore stress emotivo. Può  succedere di esprimere un disagio emotivo transitorio,  tramite il canale corporeo.
Le persone cosidette psicosomatiche sembrano avere una maggiore difficoltà di accesso al mondo affettivo ed emotivo e per alcuni di loro il disagio collegato a eventi traumatici o a situazioni conflittuali non elaborate  trova come unico canale di sfogo quello corporeo.


OSSESSIONI

In genere le  ossessioni sono costituite da pensieri, idee, impulsi, immagini che il soggetto non percepisce come collegati al suo normale modo di pensare e sentire. Avverte tali pensieri come fastidiosi, invasivi e persistenti. Vorrebbe scacciarli , ma non riuscendovi prova un'ansia molto intensa.
Le ossessioni vengono comprese all'interno del disturbo ossessivo-compulsivo.
Non sempre le  ossessioni sono indice di patologia, infatti sintomi ossessivi, transitorialmente , possono essere presenti anche in condizioni normali o reattivamente a situazioni di stress.
Le ossessioni più frequenti possono essere:
di agressività:  per esempio compiere atti violenti verso se od altri di aggredire un figlio, di far male a se stessi o ad altri, dire oscenità o insulti, essere responsabili di qualche evento terribile
di dubbio ripetitivo: per esempiotimori di aver sbaglilato qualcosa, di aver commesso distrazioni od omissioni (chiuso la paorta, il gas, la luce; acceso per sbaglio un fuoco, dimenticato qualcosa di importante in un ambiente domesticoo lavorativo)
di contaminazione: per esempio essere contaminati quando si stringe la mano a qualcuno. Preoccupazine di far ammalare gli altri contaminandoli.
Di ordine e simmetria: disagio intenso quando gli oggetti sono asimmetrici o in disordine. Possono essere accompagnate da "pensiero magico". Ad esempio " se le cose non sono messe al posto fiusto, capiterà qualcosa di male".
Somatiche: preoccupazioni di malattia. Preoccupazione eccessiva centrata su parti del proprio corpo o del proprio aspetto.
L'individuo con ossessioni di solito cerca di ignorare o sopprimere tali pensieri o impulsi, o di neutralizzarli con altri pensieri i azioni (cioè una compulsione).

COMPULSIONI
Sono dei comportamenti ripetitivi come ad es. lavare le mani, riordinare, controllare o azioni mentali come pregare, contare, ripetere parole mantalmente che la persona si sente obbligata a metter in atto in risposta ad ossessione o secondo regole che devono esssere applicate rigidamente.
I comportamenti o le azioni mentali sono volti a prevenireo ridurre il disagio, o a prevenire alcuni eventi o situazioni temuti; comunque questi comportamenti o azioni mentali non sono collegati in modo realistico con ciò che sono designatia neutralizzare o a prevenire, oppure sono chiaramente eccessivi.


 
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